La scuola e i curricula di storia
Progettare i curricoli e la didattica della storia alla luce delle Indicazioni Nazionali
Pala Riviera di San Benedetto del Tronto (AP) 29-30 settembre 2014
Streaming il 29 settembre dalle ore 14 e 30
Il depliant con il programma
Il sito del seminario
Il blog medievista.it supporta l’iniziativa mettendo la propria piattaforma a disposizione per lo streaming e la diffusione dei materiali prodotti.
Ildegarda di Bingen, mistica benedettina, 1098 – 1179
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Ildegarda (lat. Hildegarda) di Bingen, santa. – Mistica benedettina (Bermeshein1098 – presso Bingen 1179). Entrata a otto anni nell’abbazia di Disibodenberg, nel1136 prese la direzione della comunità, trasferita più tardi (1147–50) nel monastero da lei fondato presso Bingen. Fondò poi (1165), come filiale, un altro monastero a Eibingen e svolse molta attività in favore della Chiesa e del clero, specialmente nella Germania meridionale. La sua esperienza mistica è descritta in particolare nel Liber scivias (sci vias lucis “conosci le vie della luce”, degli anni1141–51); altre sue importanti opere di edificazione religiosa sono il Liber vitae meritorum (1159–64) e il Liber divinorum operum (1164–70). Nelle sue opere (che, donna di modesta cultura, dettava a segretarî e correttori), sono notevoli anche i motivi cosmologici nell’ambito di una interpretazione allegorico-simbolica del mondo fisico e del corpo umano. Abbiamo di lei anche poesie, canti, moltissime lettere e un’autobiografia di cui ci restano frammenti. Festa, 17 settembre. (Treccani)
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Hildegard von Bingen della Biblioteca statale di Lucca
Il Codice, proveniente dal Convento dei Chierici regolari della Madre di Dio di Lucca, contiene il Liber Divinorum Operum di Hildegard von Bingen. Nata dalla nobile famiglia francone Vermersheim nel 1098, Hildegard morì a Bingen nel 1179. Destinata alla vita monastica fin da bambina, entra nel convento benedettino di Disibodenberg. Nel 1147 fondò il monastero di Rupertsberg a Bingendove visse fino alla fine della sua vita.Scrittrice, compositrice, naturalista, condusse una vita attiva non solo all’interno del monastero ma intraprendendo molti viaggi e mostrando capacità e consapevolezza sia nella vita spirituale che in ambito giuridico, economico e politico.Intrattenne relazioni dirette o epistolari con le più alte personalità della sua epoca: con San Bernardo, con i papi Eugenio III, Anastasio IV, Adriano IV, Alessandro III, con gli imperatori Corrado e Federico Barbarossa. Ha lasciato alcuni libri profetici: loScivias, il Liber Vitae e il Liber Divinorum Operum (il “Libro delle opere divine”). Di quest’ultima opera rimangono tre trascrizioni, di cui quella lucchese è l’unica miniata e la sua datazione è stata collocata tra il secondo e il terzo decennio del XIII secolo. L’opera contiene le visioni di Hildegard ed il testo di ogni visione è composto da una descrizione nella quale la Santa parla in prima persona ed espone il contenuto dell’apparizione, cui segue un commento esplicativo pronunciato dalla voce di Dio. Le tavole miniate illustrative delle visioni sono dieci, tutte a piena pagina. All’interno della cornice di tali tavole o in un riquadro adiacente, è presentata la figura di Hildegard seduta, il capo elevato verso l’alto, con gli strumenti scrittori fra le mani, o appoggiati su un leggio, in atto di scrivere le sue visioni. Delle visioni vengono enucleati gli episodi di particolare evidenza e intensità: l’immagine dello spirito del mondo, la struttura del cosmo, il sistema dei venti, la figura umana collocata al centro dell’universo, il tema del mostro e delle figure fantastiche ed allegoriche, il globo terrestre, lo schema della città. Nel 2012 è stata dichiarata dottore della Chiesa da papa Benedetto XVI.
http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/collezioni/collezione_0103.html
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Liber divinorum operum – Biblioteca Governativa di Lucca, Codex Latinus 1942 Download
Liber revelationis in Revelationes S. S. Virginum Hildegardis et (…), Colonia, 1628 Download
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VIDEO RAI: Il tempo e la Storia
29/04/2014 29/04/2014
Ildergarda di Bingen: santa eclettica della modernità
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Vision – Margarethe von Trotta.
Con Barbara Sukowa, Heino Ferch, Hannah Herzsprung, Gerald Alexander Held, Lena Stolze. continua» Titolo originale Vision – Aus dem Leben der Hildegard von Bingen. Drammatico, durata 110 min. – Germania, Francia 2009. http://www.youtube.com/watch?v=g-kBG3KxAjQ
Dall’Islam alle Crociate
“Sulle vie della Fede” un programma di Alberto Castellani sul fenomeno del pellegrinaggio, 24 maggio ore 21.20 – 25 maggio ore 21.00 – TV 2000. Con la consulenza di Ilaria Sabbatini per la puntata “Dall’Islam alle Crociate“.

Arrigo VII

L’apertura del sarcofago di Enrico VII a Pisa
http://www.youtube.com/watch?v=PaUjPbUtAKk#t=22
Un tesoro medievale nella tomba di Enrico VII – Oltre a corona, scettro e globo, è tornata alla luce una rara stoffa di oltre tre metri
http://www.unipi.it/index.php/tutte-le-news/item/4198-un-tesoro-medievale-nella-tomba-di-arrigo-vii
Inno dei pellegrini
http://www.youtube.com/watch?v=8-AQx5yDS58
Himno de los peregrinos a Santiago Dum pater familias, rex universorum, del Códice Calixtino.
11 de mayo de 2011. Fundación Juan March.
http://www.march.es/musica/detalle.as…
El himno Dum pater familias, interpretado por el Esemble Discantus exclusivamente integrado por voces femeninas que se acompañan de campanas de mano, es una pieza monódica que se añadió al Códice Calixtino posiblemente a finales del siglo XII. Su principal característica es el tono festivo que impregna la pieza, con un fin más celebrativo que litúrgico. El perfil internacional de la peregrinación jacobea tiene su reflejo en la inclusión en el himno de expresiones exclamatorias en diferentes idiomas además del latín (alemán o flamenco).
En “Música en vivo”, la fonoteca de la Fundación Juan March, puede escucharse el audio completo de otro concierto de este mismo ciclo, “El año 1000 y el misterio de la polifonía: las abadías de Inglaterra y Francia”, ofrecido por Ensemble Dialogos, el 18 de marzo de 2011. http://www.march.es/musica/envivo/det…
L’arazzo di Bayeux animato
Una versione dell’arazzo di Bayeux dove i ricami vengono animati a mostrare le vicende accadute intorno alla battaglia di Hastings del 1066.