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Denotativo – Connotativo

 

• Un solo morfema o più morfemi formano una parola. Questa può avere un significato denotativo e connotativo

• Il significato denotativo è il concetto a cui la parola fa riferimento o la categoria indicata

• I dizionari, ad es., danno una definizione superordinata alla parola … es. cane: «mammifero domestico, onnivoro, con odorato eccellente, pelame folto di vario colore …» (Zingarelli, 1997)

• Questa definizione è utile solo a chi conosce l’italiano tale da comprendere significati come “mammifero, onnivoro, …”

• Ma la definizione di cane va oltre quella di dizionario, e include fatti o credenze come: i cani sono affettuosi, possono mordere, amano giocare, sono affezionati al padrone, possono essere randagi, ecc.

• Ma la parola cane può essere usata durante una conversazione, come: mi segue come un cagnolino, sei solo come un cane, “can che abbaia non morde”, sei un cane sciolto, entrano cani e porci, ecc.

• Una parola, quindi, cambia di significato in base al contesto di riferimento (es. marcia: marcia del soldato, cambiare marcia durante la guida, marcia nuziale)

• Il significato denotativo, quindi, fa riferimento all’insieme di conoscenze condivise, in una data cultura, e relative ad una parola (es. cane) e al significato che la parola assume in base ad un contesto

• Il significato connotativo riguarda, invece, l’aspetto emotivo (significato affettivo)

• La parola “mamma” ha un significato affettivo oltre che denotativo

• Il significato connotativo può variare, anche di molto, da persona a persona. La parola “comunista” può avere una connotazione positiva per alcuni e negativa per altri

• Un insieme di parole possono essere unite per formare frasi, seguendo delle regole variabile da una lingua ad un’altra

• A dire di Chomsky (1957) e Johnson-Laird (1988) non esiste ancora una grammatica completa per nessuna lingua reale; perché ciò sia possibile, una lingua deve avere regole di struttura sintagmatica e regole trasformazionali

• Le regole di struttura sintagmatica governano l’organizzazione delle varie parti di una frase

• Questa è costituita dall’insieme di “articoli”, “verbi”, “nomi”, “aggettivi”, in base a un sintagma nominale o verbale

 

Università di Padova

http://www-3.unipv.it/webpsyco/bacheca/materiale/bonfiglio0506linguaggio.pdf

 

analisi-denotativa-connotativa

Gli assiomi della comunicazione

Denotazione e connotazione

Bonfiglio Linguaggio

 

 


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