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Betlemme nella descrizione di un pellegrino medievale

Annuncio ai pastori (ingresso a Betlemme) - Cattedrale di Norwich, transetto nord - inizi XV secolo
Annuncio ai pastori (ingresso a Betlemme) – Cattedrale di Norwich, transetto nord – inizi XV secolo

Bernardino Dinali, La Hierosolimitana peregrinatione, 1492 (Bib. St. Lucca, Ms. 1301)

È adomque la felicissima cità di Bethleem posta nella tribù di Iuda sopra un monte alto ma assai piano, è di figura lunga e streta et al presente in gran parte ruvinata, felice cità certamente ne la qual nacque la salute de la humana già perduta stirpe, de la qual parlando el propheta dice: «E tu Bethleem, terra di Iuda, non sei già la minima fra li principi di Iuda».

< Chiesa della Natività >

In honore adomque e memoria di questa sacrosancta et admirabile Natività, la divotissima Sancta Helena fece hedificare una belissima et opulenta chiesa et quella Sancta Maria appellò. Quivi è hora un maraviglioso monasterio da li frati regulari di San Francesco habitato. Questa chiesa, segondo el mio iudicio, mi pare una de le sumptuose e belle chiese di tuto el Levante. E perché la maraviglia mi invita, brievemente descrivemo quella.

Sono adomque in essa chiesa quatro ordeni di colone alte e grosissime, marmoree e tute di un pezo, di color biancho di alchune machie rosse notato. Ciaschuno ordene contiene xj colone, el numero di tute è xliiij. El pavimento di essa tucto di candidi marmi è coperto, le mura da la parte interiore marmi di diversi finissimi colori cuopreno. El cielo di pretiosissimo musaico artificiosissimamente è lavorato, el quale da la parte di fuori tuto di piombo è coperto. Apresso ha un maraviglioso campanile cum grande arte et inzegnio lavorato.

Nel coro di questa stupenda chiesa, sotto lo altar magiore, è una grota longa circa trenta piedi e larga dieci, tuta da alto lavorata di musaico e da basso chiamasi Capella Sancta, ne la qual naque nel mondo la nostra redemptione Iesu Cristo figliuol de Dio, Dio et huomo. In capo de la dicta capella si vede el proprio luogo sopra el qual naque el Redemptor nostro, in memoria de la qual sacrosancta Natività ivi è posta una marmorea lastra in forma di altare, sopra la quale si celebra el divino offitio de la Sancta Messa. Et in questo luogo è plenaria indulgentia.

La propria grotta del presepio nel quale, doppo la Natività el Redemptore nostro da la sua dulcissima madre fo reclinato fra l’asino e ’l bue, bruti cunali et irragionevoli, è larga cerca tre pedi. E quivi ancora è indulgentia plenaria. Per andare adomque a questo sanctissimo luogo de la Natività si discendono diece scalini. In questa medesima grotta li tre Magi orientali offersero al Redemptor nostro oro, incenso e mirrha.

< Chiesa della Natività: grotta della natività >

Giungemo adomque nella gloriosa cità de Bethleem ad hore xxij et entramo ne la prescripta giesia dove devotissimamente incominciamo una solemne processione di tuti e peregrini in una sua capella, togliendo la indulgentia da tuti quei sancti luoghi. Visitamo adomque prima el luogho over grotta de la sancta Natività, dove divotamente e con gran iubilatione fo cantato el seguente ymno, versi et oratione.

Ymn(us):

Christe redemptor omnium, / ex Patre, Patris unice, / solus ante principium / natus ineffabiliter.

Tu lumen, tu splendor Patris, / tu spes perhemnis omnium,/ intende, quas fundunt preces / tui per orbem famuli.

Memento, salutis auctor, / quod nostri quondam corporis / ex illibata virgine / nascendo formam sumpseris.

Sic presens testatur dies / currens per anni circulum, / quod solus a fede patris / mundi salus adveneris;

Hunc celum, terra, hunc mare, / hunc omne, quod in eis est, / auctorem adventus tuum / laudans exultat cantico.

Nos quoque, qui sancto tuo / redempti sanguine sumuus, / ob diem natalis tui/ hymnum novum concinimus.

Gloria tibi Domine,/ qui natus es de virgine / cum Patre et Sancto Spiritu / in sempiterna secula. Amen.

V(ersiculus):

Verbum caro factum est. Alleluia.

R(esponsio):

Et habitavit in nobis. Alleluia.

Oratio:

Concede, quesumus, omnipotens Deus ut nos unigeniti tui nova per carnem Nativitas liberet quos sub peccati iugo vetusta servitus tenet. Per eundem Cristum. 

< Chiesa della Natività: luogo del presepio >

Finita in questo luogo la divota adoratione, andamo poi a visitare el luogo del sancto presepio, e qui fo con suma divotione deta la seguente antiphona, versi et oratione.

An(tiphona):

Apertis thesauris suis, obtulerunt Magi domino aurum thus et mirrham. Alleluia.

V(ersiculus):

Omnis de Sabba venient. Alleluia.

R(esponsio):

Aurum et thus deferentes. Alleluia.

Or(ati)o:

Eiis qui‹bu›s unigenitum tuum hic gentibus stella duce revelasti, concede propitius ut qui iam te ex fide cognoscimus usque ad contemplandam speciem tue celsitudinis perducamur. Per eundem Cristum dominum nostrum.

 [Ilaria Sabbatini (ed. comm.) La «Jerosolomitana peregrinatione» del mercante milanese Bernardino Dinali (1492), praef. Franco Cardini, Lucca, Pacini Fazzi 2009]

Dal breve discorso dell’incipit appare chiaro che il milanese mercadante svolgeva la sua attività in Venezia da cui partì nel 1492 per compiere un pellegrinaggio a Gerusalemme a cui si era impegnato per un voto. Nella prefazione infatti l’autore racconta di una grave malattia che lo aveva ridotto allo stremo della vita e del voto fatto per ottenerne la guarigione.  Le tracce che il Dinali ha lasciato riguardano alcuni atti notarili e una supplica, tutti conservati presso l’Archivio di Stato di Milano. In uno dei documenti il Dinali rivendica un credito per una transazione e nel qualificarsi usa l’appellativo di merchator Mediolani, et utens stratis.

http://www.mirabileweb.it/mel/la-jerosolomitana-peregrinatione-del-mercante-milanese-bernardino-dinali-%281492%29/590632

Immagine contemporanea della Grotta della Natività, Basilica della Natività, Betlemme
Immagine contemporanea della Grotta della Natività, Basilica della Natività, Betlemme

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